L’idea
Il tutto iniziò due anni fa in occasione del mio primo Sellaronda bike day.
Quando nel giro di un paio di settimane venni a sapere della manifestazione, prenotai un hotel, misi la mia bici nel portabagagli e partii verso la Val Gardena.
Mentre stavo caricando la bici una mia vicina di casa si avvicinò chiedendomi dove stessi andando:
“Le fai spesso queste “pazzie”? è proprio bello inseguire le proprie passioni, Bravo!”
A dir il vero è la prima volta risposi
al che lei “se ti piace, fai bene a farlo!”
Quando arrivai a Selva era ormai pomeriggio ed era in corso l’edizione 2012 della Sellaronda Hero. Erano partiti con un tempo un po’ inclemente e all’arrivo c’erano biciclette e ciclisti irriconoscibili, quasi completamente coperti dal fango.
L’atmosfera di festa era davvero bella e a vedere quegli atleti ho sognato per un attimo di essere anch’io tra di loro (senza minimamente pensare che un giorno lo sarei stato davvero).
L’anno successivo ho ripetuto l’esperienza del Sellaronda bike day, ma stavolta a settembre,
dopo un’estate trascorsa praticamente in bicicletta: prima in Irlanda e poi sulle mie montagne in Val Seriana.
La gamba era buona ed ero riuscito a raggiungere dei traguardi che fino ad allora mi sembravano davvero impossibili.
Impossibili nella mia testa, perché di fatto è bastato provarci per capire che ce la potevo fare.
L’iscrizione
E così sulle ali dell’entusiasmo mi informai su cosa fosse necessario per iscriversi alla Sellaronda HERO 2014. Il Sellaronda bike day l’avevo già fatto 2 volte su strada in più il tutto sarebbe stato condito da paesaggi ancora più belli perché su sentieri e quindi decisi di iscrivermi.
Feci il certificato medico per mountain bike agonistica ed aspettai la mezzanotte del 22 ottobre per inoltrare la mia iscrizione!
Nel giro di meno di 24 ore le prenotazioni erano al completo.
Non ci pensai più di tanto fino a febbraio di quest’anno (2014).
Dopo la stagione invernale di sci e palestra era ora di prendere in mano anche la mountain bike.
Nel frattempo mi informavo su internet di quello al quale sarei andato incontro.
Ed iniziai a preoccuparmi seriamente. “La gara di mountain bike più dura al mondo” e a dirlo non era uno qualsiasi ma Mirko Celestino (campione italiano di mountain bike e vincitore di una Sellaronda HERO) in un’intervista di un documentario sulla gara.
“ad un certo punto pensai di aver sbagliato strada, salite così dure non le avevo mai affrontate” (al minuto 3.45)
“ad un certo punto pensai di aver sbagliato strada, salite così dure non le avevo mai affrontate” (al minuto 3.45)
… ahi ahi!! … e va beh, tutto sommato c’è anche gente “normale” che la fa e se son arrivati al traguardo vuol dire che si può fare.
E’ chiaro però che qui non si scherza, occorre allenarsi seriamente in salita e la salita più vicino a casa è quella che da Como sale a Brunate e poi San Maurizio verso il sentiero della Dorsale Lariana.
L’ho affrontata più e più volte cercando anche scorciatoie con tratti più ripidi, tanto che una volta in compagnia di amici mi dissero “Simone, non ti sono fischiate le orecchie? Sai quanti improperi ti abbiamo tirato dietro quando hai imboccato quella scorciatoia … e solo per saltare un tornante!!!“
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| dorsale lariana |
La bicicletta
Nel frattempo dovevo anche sistemare la mia mountain bike che quando la acquistai (saranno ormai 15 anni) faceva la sua bella figura.
Mi si è aperto un mondo. Pensavo che quello che contavano erano le gambe ed invece svariati tipi di mountain bike a seconda della disciplina, XC, AM, GF, DH… ma che sono tutte ste sigle??
Per prima cosa ho acquistato la sella, quella originale mi si era rotta ma la continuavo ad usare incastrandola in qualche maniera. Non potevo certo finire come Marco Aurelio Fontana alle scorse olimpiadi londinesi 🙂
Alla prima uscita l’ho subito inaugurata con un bello strappo per una caduta.
Poi i copertoni. Cosa scegliere? leggi qui, leggi là, fatti consigliare. Davanti devon esser più grossi e avere più tenuta per la discesa, dietro più piccoli e scorrevoli.
Ok, vado dal ciclista e glielo dico. Mi guarda e mi fa:
“Assì? è la prima volta che sento di montare copertoni più grossi davanti… Ma quella forcella funziona ancora?“
“Assì? è la prima volta che sento di montare copertoni più grossi davanti… Ma quella forcella funziona ancora?“
Aiuto, andiamo bene!
Vado da un altro: “Vorrei montare dei copertoni x e y con camera d’aria antiforatura“.
“Guarda, se monti questi della Schwalbe non avrai più problemi di forature, pesano un po’ ma vai tranquillo, pensaci e torna settimana prossima“.
Ci penso ma non sono convintissimo, e anche se nell’uscita del week end foro 2 volte, alla fine dietro consiglio di un amico vado a sentire il terzo ciclista (Davide Belletti), che tra l’altro ha vinto per 2 anni consecutivi la Sellaronda Hero nella sua categoria: ottimo!
“Monta questi: Racing Ralph dietro e Nobby Nic davanti, camera d’aria normale e se fori cambia la camera, non mettere cose autoriparanti!“
Perfetto, avevo appena letto un articolo che proponeva la stessa coppia:
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| Copertoni nuovi: Schwalbe racing Ralph dietro e Nobby Nic davanti |
Gli lascio la bici in modo che me la controlli e torno dopo due giorni.
Mi vede e mi fa:
“Scusa, posso farti una domanda? ma tu vorresti fare la gara con questa bici?”
“Ho solo questa non ho molta scelta 🙂” rispondo.
“Scusa, posso farti una domanda? ma tu vorresti fare la gara con questa bici?”
“Ho solo questa non ho molta scelta 🙂” rispondo.
“Quando arrivi al traguardo voglio stringerti la mano“
ohi ohi, sarà mica il caso di noleggiarne una più recente? tutto sommato la mia specialized mi ha portato ovunque, perché dovrebbe fallire proprio ora?
L’alimentazione
Già che ci sono mi faccio anche dare dei consigli sull’alimentazione in gara e così gli compro pure barrette, gel e sali minerali.
Prendi questo 30 minuti prima della partenza, la barretta proteica dopo 1h, quindi ogni ora un gel o una barretta.
Gli allenamenti
La preparazione intanto va avanti ed anche i ritmi di vita cambiano, a letto più presto e sveglia più presto in modo da essere belli riposati quando si pedala.
Il terz’ultimo ed il penultimo week end li ho trascorsi in montagna dove ho cercato le mulattiere più dure che conoscevo.
Rusio – Malga Presolana e Monte Pora – Anfurro
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| Malga Presolana |
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| sentiero Monte Pora – Anfurro |
Affrontate queste mi son detto: è impossibile che alla Hero ci siano salite più dure! Non ci credo!.
Ci siamo
Sono praticamente pronto. L’ultima uscita, il sabato precedente, torno a Como e decido di fare su e giù 4 volte. Una specie di simulazione della Sellaronda HERO a distanza 🙂
Prima salita come se fosse la Dantercepies, scendo e riparto stavolta si affronta il Campolongo e la gamba va quasi meglio che sulla prima. Scendo e riparto e intanto un temporale inizia a gironzolare minaccioso. Anche Pordoi scalato, ma in discesa l’acquazzone mi costringe a ripararmi in una rientranza della strada. Aspetto, ma alla fine, sempre con l’acqua, scendo fino a Como, ops fino al Lupo Bianco 🙂 … mi mancherebbe l’ultima salita verso il passo Sella, ma il tempo meteorologico è tiranno… e anche la gamba inizia a risentirne.
Il lunedì successivo un mio collega mi chiede :
“Sei pronto? ce l’hai lo smaglia catena e la falsa maglia?”
“Sei pronto? ce l’hai lo smaglia catena e la falsa maglia?”
“Smaglia che ???? Oddio e che cosa sono?”
“Beh se ti si rompe la catena mica puoi fermarti lì”
rapida spiegazione e via ad acquistarli.
rapida spiegazione e via ad acquistarli.
Sono pronto! l’allenamento c’è
Marzo: 150.7 km e 2330 m di dislivello
Aprile: 240.1 km e 4339 m di dislivello
Maggio: 441.5 km e 9021 m di dislivello
Giugno: 243.2 km e 11198 m di dislivello
Marzo: 150.7 km e 2330 m di dislivello
Aprile: 240.1 km e 4339 m di dislivello
Maggio: 441.5 km e 9021 m di dislivello
Giugno: 243.2 km e 11198 m di dislivello
Confido nel bel tempo, nei fantastici panorami, nei sentieri meglio tenuti che dalle mie parti e nelle barrette: sicuramente ce la farò!
E così è stato, come mi ricorda il messaggio automatico di datasport appena tagliato il traguardo:
“Bravo Simone! hai terminato la Südtirol Sellaronda HERO 2014 con un tempo di 7:26.43,7 sul tracciato 62 km…
…Sei un vero HERO!“
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