Dopo l’esposizione dedicata ai fotografi italiani ecco che tocca ai loro colleghi esteri.
I nomi presenti sono davvero imponenti: Henry Cartier-Bresson, Robert Capa, Helmut Newton, Steve McCurry e Sebastiao Salgado basterebbero a far accorrere tutti gli appassionati di fotografia.
Eppure devo dire che sono uscito con l’amaro in bocca.
A parte i primi quattro “vagoni”, dedicati appunto ad alcuni dei nomi sopra citati, il resto mi ha abbastanza deluso.
Può darsi che non sia sufficientemente preparato per poter apprezzare certi stili fotografici ma l’impressione che ho avuto in parte nella prima tranche della mostra (inside) è stata confermata anche ora (out): non occorrono foto eccezionali per poter esporle.
E con eccezionali non intendo foto tecnicamente curate, ma foto che mi colpiscano, che mi inducano qualche riflessione o che mi trasmettano delle emozioni.
Gli scatti di Nobuyoshi Araki su Venezia, i “selfie” di Martin Parr o le partite amatoriali di calcio… beh la sensazione è che avrebbe potuto farle chiunque quelle foto.
Anche gli scatti di Steve McCurry non mi hanno assolutamente soddisfatto, quelle quattro immagini sembrano esser state inserite più per il nome che per l’effettiva portata emotiva.
Personalmente ho preferito e mi hanno colpito di più le altre mostre fotografiche allestite a Milano proprio in questo stesso periodo:
Info Utili:
Come arrivare: Palazzo della Ragione, piazza dei Mercanti
in metro fermate M M Duomo o M Cordusio
periodo: 10 novembre 2015 –7 febbraio 2016
Link:
Milano: le altre mostre fotografiche
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