Ho avuto modo di visitarla in due occasioni a distanza di un mese: a metà novembre e a metà dicembre 2012.
Vi si arriva comodamente in treno, le promozioni offerte dalle ferrovie belghe permettono sconti del 50% durante il weekend, andando e tornando in giornata.
Novembre potrebbe sembrare un mese un po’ triste, ma i colori e le atmosfere dell’autunno sanno conferire maggior fascino e mistero specie ad una città magica come Bruges.
Appena usciti dalla stazione il consiglio è di dirigersi subito verso il Minnewater Park dove la nebbiolina mattutina ed il fogliame autunnale permettono di calarsi a pieno nell’atmosfera fatata di questo borgo medievale.
Begijnhof e dintorni
Begijhof |
Le casette basse in mattoni che si specchiano sui canali, i cigni e le carrozze di cavalli ci preparano per l’ingresso nello splendido Begijnhof dove domina la pace e la tranquillità.
Una visita nella cappella è molto suggestiva, specie se vi stanno celebrando qualche funzione. Caratteristico poi osservare le piccole suore che al termine rientrano nelle loro celle attraversando il grande giardino.
Usciti dal Begijnhof ci si rende subito conto di esser giunti in uno dei paesi più turistici del Belgio, negozietti di souvenir iniziano ad affacciarsi sulle stradine acciottolate.
Per ritrovare la pace occorre percorrere le strade meno battute alla ricerca di qualche Godhuis (gruppi di case attorno a dei cortili, che un tempo erano piccole comunità religiose).
De Brugse Zot |
Una visita interessante è quella al birrificio De Halve Man, dove si produce la birra Brugse Zot. Qui ogni ora partono delle visite guidate che permettono di conoscere i dettagli della produzione e distribuzione di uno dei prodotti locali più famosi del Belgio. Nel biglietto di ingresso è compresa una consumazione al bar adiacente, che può essere una buona scelta per fermarsi a mangiare qualcosa, ma solo a mezzogiorno, poiché chiude nel pomeriggio.
Verso il centro
Chiesa di Nostra Signora |
Percorrendo la strada che porta al Grote Markt (la piazza principale), due tappe obbligate sono la Chiesa di Nostra Signora (Onze Lieve Vrouwekerk), che ospita l’unica statua di Michelangelo presente al di fuori del territorio italiano. Una riproduzione simile la si trova sulla fontanella nella piazza adiacente la Chiesa.
Gruuthuse |
Dietro la Chiesa si apre un cortile che ospita il Gruuthuse (il nome deriva dalla miscela di erbe e fiori – gruut – usata per dar sapore alla birra prima del luppolo) un edificio con guglie e muri ricoperti di edera. Si tratta, a mio giudizio, di uno degli angoli più pittoreschi della città, assieme al vicino ponte dell’Amore (Sint Bonifaciusburg). Più avanti si trova la Cattedrale del Santo Salvatore (Sint Salvatorskatedraal) che non son riuscito a trovare aperta.
Cattedrale del Santo Salvatore |
Belfort |
Si può poi raggiungere il centro, dove nel Grote Markt si affaccia il palazzo del Belfort (torri campanarie dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e molto diffuse in Belgio e nel nord della Francia).
Se non ne avete visitato ancora uno può valer la pena di salire fino in cima , altrimenti proseguite oltre verso la piazza del municipio.
Qui potete visitare sulla destra la Basilica del Sacro Sangue (Hellig Bloedbasiliek) oppure entrate nel municipio e acquistate, per un paio di euro, il biglietto con audioguida. Scorrete velocemente i dipinti al piano terra e passate alla ben più interessante Sala Gotica (Gotische Zaal) al piano superiore.
Sala Gotica |
Fate attenzione che col termine edicole si fa riferimento agli altorilievi alla base delle arcate , altrimenti rischiate di continuare a cercare per la sala quanto vi sta descrivendo l’audioguida.
Con lo stesso biglietto, una volta usciti dal municipio andate all’angolo a destra della piazza, potrete accedere all’ex sala dei consiglieri comunali (Renaissancezaal) che ospita un grosso camino.
Verso i mulini a vento
Ritornate verso l’ingresso del municipio, ma svoltate subito a sinistra passando attraverso la porta che conduce al mercato del pesce (Vismark). Se arrivate di mattina potrete assistere al mercato, altrimenti dategli giusto un’occhiata.
Proseguendo lungo il canale uscirete dal centro e dalla folla. Proseguite verso est, fino a raggiungere la Jeruzalemkerk ispirata alla Chiesa del Santo Sepolcro. Annessa troverete il centro del merletto (Kantcentrum) con una suggestiva dimostrazione di lavoro al tombolo.
Quindi proseguite oltre verso l’esterno della città. Raggiungerete la Kruispoort, resto delle antiche mura medievali, ed il primo di una serie di mulini a vento (aperti solo in speciali occasioni).
Mulino a vento |
La passeggiata verso nord lungo il canale è piacevole e vi permette di scorgere tutti i mulini.
Giunti all’estremità settentrionale troverete anche una vecchia ruota di un mulino ad acqua di fronte al Cafè Du Phare.
Café Du Phare |
Lungo il canale interno
Ritornando verso il centro, lungo il canale interno, incontrerete il ponte levatoio e al termine del canale la Loggia dei Borghesi (Poortersloge) ed il vecchio Palazzo del Dazio (Oud Tolhuis) oggi sede della biblioteca provinciale.
Ponte Levatoio |
All’imbrunire gli scenari diventano sempre più poetici con i palazzi che si riflettono sui canali.
muro delle birre |
Per lo shopping vale la pena fare un giro a 2-Be dove, se state cercando un tipo particolare di birra, la troverete senz’altro!
Da ammirare la Vespa all’ingresso e il muro delle birre nel porticato.
Vespa 2-Be |
Per i più golosi un’altra tappa obbligatoria è la cioccolateria artigianale Chocolaterie Sweertvaegher in Philipstockstraat 29.
Il giro proposto può essere percorso a piedi o appoggiandosi alla rete di bus De Lijn
Ulteriori foto di Bruges qui : Foto album Bruges 1
Link utili:
Quando andare – Clima: tutto l’anno, clima continentale
Dove dormire: Guesthouse Nuit Blanche, Groeninge 2,
Dove mangiare: ‘t Gulden Vlies, Mallebergplaats 17
Fuso orario: Stesso fuso orario dell’Italia
Documenti: Carta d’identità
Lingua: Fiammingo, ma l’inglese è ben capito e parlato
Religione: Cattolica/protestante
Valuta: Euro
Elettricità: La corrente funziona ovunque a 220 volt come in Italia
Telefono: Per chiamare dall’Italia in Belgio, comporre il prefisso internazionale 0032 più il prefisso interurbano della città senza lo zero iniziale.
Letture consigliate: Lonely Planet – Belgio e Lussemburgo / Harry Pearson – A tall man in a low land
l’articolo è stato pubblicato sulla rivista online Latitudeslife in data 04/02/2013
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