La corrida è uno di quegli spettacoli che mi han sempre attratto. Un mix di storia e leggenda dal fascino esotico. Un torero eroe sfida un toro nell’arena.
Mi ricordo ancora quella volta che a Valencia buttai un occhio all’interno di una Plaza de Toro vuota prima dell’inizio dell’esibizione. Il pensiero volò subito ad un immaginario spettacolo nel quale il torero solo nell’arena sabbiosa e sotto un caldo torrido aspettava di esibirsi incitato dagli spettatori sugli spalti. Sentivo quasi le urla!
A dipingerla così sembra quasi uno spettacolo epico. Bisogna però fare i conti con l’altro lato della medaglia e mettersi nei panni di quegli animali indifesi che subiscono un’utile forma di crudeltà che va decisamente condannata. Il rispetto e la tutela dei tori dovrebbero aver sempre la priorità sulla salvaguardia delle tradizioni.
Quando son venuto a conoscenza del fatto che esistevano delle corride dove i tori non venivano uccisi ho pensato che avrei voluto vederne una.
Durante la mia recente visita ad Arles ho approfondito l’argomento ma non son riuscito a trovare uno spettacolo.
Si tratta delle cosiddette corse camarghesi, specie di corride dove i toreri devono scappare dall’assalto dei Tori, lanciandosi e saltando oltre le barricate che dividono l’arena dagli spalti.
Uno spettacolo che nel mio immaginario incarnava proprio quello spirito un po’ esotico che è il lato affascinante delle corride.
Durante un’ escursione a Salin de Giraud, sud della Francia. Per puro caso mi sono imbattuto in una festa di paese ed ho assistito all’encierro che segna l’inizio e la fine di una corsa camarghese. I Tori che vi partecipano vengono fatti correre per la città, in questo caso lungo la strada principale del paesino che conduce all’arena.
2 Comments
quando sono le corse ?
Ciao Gianluca, dovresti consultare gli uffici informazioni dei vari posti nel sud della Francia. Loro hanno i calendari aggiornati delle varie manifestazioni.