In bicicletta a visitare la Danimarca e la Costa Svedese con Girolibero
Qui di seguito un elenco di quello che mi ha colpito:
e le varie “macchie” di fiori.
2) le numerosissime piste ciclabili.
Su alcune strade son quasi più larghe della strada stessa.
e sono regolate da appositi semafori.
Ma non solo, ci sono dei veri e propri percorsi molto ben segnalati per passare da una città all’altra e laddove non ci sono piste ciclabili ci sono stradine secondarie anch’esse ottimamente segnalate.
3) Le rotonde ciclabili. Meritano un punto tutto per loro.
Dipinte di azzurro e col simbolo della bicicletta: davvero incredibili!
4) Il fatto che non ci siano le guide per le ruote delle bici ai bordi delle scale dei sottopassi delle stazioni. Cosa che invece mi aveva positivamente colpito in Belgio.
5) Le numerose persone in bici a Copenhagen.
Anche le ragazze alla sera vanno in giro con la bicicletta.
6) I contenitori per le siringhe nei bagni pubblici. Ed un bagno pubblico, gratuito, ottimamente tenuto, proprio nel cuore di Copenhagen.
8) La signora che a Vedbaek, in una piovosa mattina, è arrivata in bicicletta, si è cambiata nelle apposite cabine e si è tuffata in mare. O meglio… si è calata con la scaletta rispettando il cartello di divieto di tuffi.
9) Le pecore nere al pascolo sulla strada che porta a Fredensborg, residenza estiva della regina danese, ed il suo caratteristico lago.
10) l’originale colore dei fari di Helsingor, dove sorge il famoso castello di Amleto
11) l’ aver preso il traghetto per la Svezia in sella alle nostre biciclette
12) le bandiere svedesi, soprattutto quelle triangolari lunghe, che sventolano orgogliose fuori da ogni casa.
Case, sempre molto curate e dove praticamente non esistono tende!
13) La penisola di Cullen in Svezia, un polmone verde con conifere, faggi, campi da golf, caratteristiche casette, una bella salita per arrivarci ed un faro che non ha nulla di particolare.
14) vedere Milano ed il Duomo dall’aereo sul volo di ritorno
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