Ma come si fotografa l’aurora boreale? Come faccio a fotografare l’aurora boreale?
Se non ci hai mai provato ti troverai ad affrontare una serie di ostacoli che, con questo post, cercherò di farti evitare. Tieni presente però che l’argomento richiede una trattazione più approfondita di quanto si possa leggere su una pagina internet. Per cui se hai seriamente intenzione di affrontare questa tematica ti consiglio il manuale:
I 10 PASSI PER IMPARARE A CONOSCERE E FOTOGRAFARE L’AURORA BOREALE
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- Imparerai a conoscere questo fenomeno astronomico da un punto di vista scientifico
- Imparerai a scegliere ed impostare correttamente la macchina fotografica
- sarai pronto a pianificare il tuo viaggio
Se non ti ho ancora convinto leggi i commenti di chi l’ha già letto.
E ricorda che una volta acquistato sarò a tua disposizione per qualunque dubbio o domanda ti venisse in mente.
Ma andiamo direttamente al sodo della questione.
Ecco come Fotografare l’aurora boreale
Pur trattandosi di fotografia astronomica va precisato che per fotografare l’aurora boreale non si ha bisogno di strumenti particolari. Niente astroinseguitori o montature equatoriali. Se non sai di cosa sto parlando puoi continuare a non saperlo.
Giusto per dovere di cronaca la Terra girando su se stessa fa sì che le stelle sembrino muoversi in direzione opposta. Quindi se fotografiamo con lunghe esposizioni vedremo le stelle, che ad occhio nudo percepiamo come dei punti, trasformarsi in linee più o meno lunghe.
Noi però fotografiamo a grande campo, con obiettivi grandangolari ed il movimento delle stelle inizia a vedersi oltre i 20-30 secondi di posa.
Fotografare l’aurora boreale non è poi così complicato.
Si tratta di un genere fotografico accessibile più o meno a tutti a patto di avere un minimo di strumentazione che ti elenco qui di seguito:
La strumentazione necessaria per fotografare l’Aurora Boreale
- una macchina fotografica digitale, reflex, mirrorless, compatta o ibrida ma anche un moderno smartphone in grado di avere tempi di posa di qualche secondo e che permetta la messa a fuoco manuale.
- Un cavalletto o treppiede. Più solido è meglio è. Deve poter resistere a temperature molto rigide e a venti forti (Nella Lapponia finlandese e svedese si raggiungono facilmente i -20°C -30°C, in Islanda il vento raggiunge facilmente i 100 km orari). Prediligi quelli con le impugnature di spugna che agevolano la presa ed evitano il congelamento delle mani. Il cavalletto va posizionato in modo che l’orizzonte così come appare nel mirino sia dritto e rimanga tale ruotandolo di almeno 180° (90° a destra e 90° a sinistra) attorno al nord (punto dove in genere apparirà l’aurora). La cosa può sembrare banale ma quando si è presi dall’entusiasmo si posiziona frettolosamente il cavalletto nella neve e poi quando appare l’aurora ci si accorge che ruotandolo a destra o a sinistra, seguendo i movimenti dell’aurora, l’orizzonte nelle foto risulterà inevitabilmente storto e questo comporta maggior lavoro di postproduzione al computer. L’utilizzo di un treppiede implica inoltre che ogni tipo di stabilizzazione sulla macchina o sull’obiettivo debba essere disattivato.
- Batterie di scorta. Ce ne vogliono un po’. Tanto per intenderci con una Nikon D3100 di solito la batteria dura comodamente una intera giornata di scatti. Quando fa veramente freddo, scattando in successione per poter fare dei timelapse ne consumo più o meno una ogni 30/40 minuti. Quelle di scorta, che devono essere cariche 🙂 (sembra una sottolineatura banale ma sempre meglio controllarle) vanno tenute in un luogo caldo, magari in una tasca interna a contatto col corpo.
L’abbigliamento per fotografare l’aurora boreale
- Abbigliamento Occorre evitare di battere in ritirata per il freddo. Vestiti a cipolla con più strati, scarponi larghi a doppio strato, uno o più calzettoni, lasciando però il piede sempre libero di muoversi un po’. Idem per le mani. Scegli guanti senza dita o muffole ed estrai le mani solo quando serve per sistemare le impostazioni
Ti elenco ora i settaggi della macchina fotografica che sono necessari per poter fotografare l’aurora boreale, ma ricordati di ripristinare i valori “standard° una volta finita la sessione fotografica. Potresti ritrovarti il giorno dopo a scattare a 1600 ISO senza autofocus e con il bilanciamento del bianco completamente errato e senza neanche rendertene conto
I SETTAGGI DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA per fotografare l’Aurora Boreale
ISO, tempi e diaframma
- Imposta gli ISO con un valore di partenza di 800/1600. Se si esagera rischia di sgranare troppo e la foto risulterà molto rumorosa.
- Diaframma tutto aperto e più l’obiettivo è luminoso meglio è. Usa, se puoi, un f/1.8 o f/2.8. In alternativa dovrai aumentare…
- …i tempi di esposizione. Con un’aurora sufficientemente intensa e dinamica puoi usare f/2.8 e 10 secondi di esposizione(con reflex DX) . Altrimenti usa tempi più elevati, fino al max 30 secondi per evitare la strisciata delle stelle. Se anche 30 secondi non bastano usa la Posa B per avere esposizioni più lunghe, consapevole del fatto che le stelle strisceranno. Fa’ inoltre attenzione a non saturare il fondo cielo (con esposizioni troppo lunghe la luce catturata puo’ rendere il cielo troppo chiaro).
Formato immagine, bilanciamento del bianco e scatto remoto
- Scatta se possibile in formato RAW o RAW + jpg, posizionando il bilanciamento del bianco su tungsteno o se possibile settando direttamente la temperatura di colore intorno ai 2900-3100 K così da avere il fondo cielo più blu. Scattando in RAW potrai modificarla in seguito. Disattiva la luce autofocus e abilita la riduzione del disturbo se prevista. Di fatto la riduzione del disturbo non fa altro che riprendere una immagine con le stesse impostazioni della foto ma con otturatore chiuso in modo da eliminare il rumore di fondo del sensore.
- Se ce l’hai usa un telecomando o ancor meglio un temporizzatore o intervallometro. In alternativa, attiva l’autoscatto per evitare il mosso dovuto alle vibrazioni del dito che preme il pulsante, in quanto queste ultime verranno assorbite prima che si apra l’otturatore per fare la foto.
messa a fuoco
- La messa a fuoco merita un punto tutto per sé. Innanzitutto disattiva l’autofocus e setta il fuoco all’infinito. La cosa non è affatto banale, specie se si sta usando degli zoom: la messa a fuoco all’infinito varia man mano che si muove lo zoom, per cui se stai usando il 18-55mm, che è lo standard a corredo di molte reflex entry level, il valore di messa a fuoco che va bene per 18mm non andrà sicuramente bene per 55mm. Inoltre molti di questi obiettivi non hanno neppure l’indicatore della distanza di messa a fuoco. Per avere la corretta messa a fuoco puoi, ad esempio, seguire questa procedura: trova un soggetto luminoso sufficientemente distante, come ad esempio un lampione, attiva il live-view, zoomma fino a vederlo ingrandito, regola manualmente la messa a fuoco fino ad avere un’immagine nitida, muovendo la ghiera del fuoco andando un po’ oltre e tornando indietro per essere sicuri. Puoi anche provare ad usare l’autofocus su quell’oggetto luminoso, controlla che effettivamente la messa a fuoco sia corretta (ad esempio scattando una foto), quindi disattiva l’autofocus, inquadra l’aurora e scatta. Se avrai fatto tutto correttamente le stelle risulteranno dei puntini e non dei pallini.
Queste sono le impostazioni per fotografare l’aurora boreale con notti buie e senza luna. La presenza di luci cittadine o della luna possono illuminare molto il paesaggio e quindi si potranno usare ISO e tempi di posa più bassi.
ULTERIORI CONSIGLI
- Non avvicinarti mai col viso all’obiettivo. Basta un alito per creare condensa che immediatamente ghiaccia. Già lo sperimenterai sul display della macchina, evita quindi di passare davanti o che qualcuno passi davanti e respiri vicino alla lente
- procurati una torcia meglio se a luce rossa. L’occhio umano impiega un certo tempo ad adattarsi al buio, dilatando la pupilla. La luce rossa non fa contrarre la pupilla e quindi è l’ideale per l’utilizzo di notte.
- se si ha una vecchia sciarpa puoi avvolgerla attorno alla macchina fotografica in modo da riscaldarla un po’
- Una volta terminata la sessione fotografica, rientrando al caldo e passando dai -20°C/-30°C ai +20°C l’escursione termica creerà sicuramente della condensa sulla macchina. Per limitare al minimo i danni estrai batteria e memoria, avvolgi la macchina in un asciugamano e quindi chiudila in un sacchetto di plastica riponendola nella sua custodia o zaino e lasciala lì sino al mattino successivo.
E se non ho una reflex?
Se non si ha molta dimestichezza con la macchina fotografica potrebbe darsi che tutti questi accorgimenti siano un po’ eccessivi. Beh, non spaventarti perché puoi riuscire a fotografare l’aurora boreale anche con delle macchine compatte ed un cavalletto.
Le foto qui sotto sono state realizzate con una Panasonic Lumix DMC-FT1, semplicemente settando la funzione “foto notturna” a 60 secondi, posizionandola su un cavalletto da tavolo e attivando l’autoscatto.
INFO UTILI:
Per approfondire l’argomento “aurore boreali” e per imparare a fotografarle nel migliore dei modi ti consiglio il mio manuale tascabile:
I 10 PASSI PER IMPARARE A CONOSCERE E FOTOGRAFARE L’ AURORA BOREALE
e per approfondire il tema “astrofotografia” ti consiglio uno di questi due libri:
Guida pratica all’astrofotografia digitale
diLorenzo Comolli e Daniele Cipollina
Tecniche, trucchi e segreti della fotografia astronomica
di Daniele Gasparri (Autore)
Marco Bastoni (Collaboratore)
Giovanni Giardina (Collaboratore)
Federico Pelliccia (Collaboratore)
e se poi ti appassioni :
Tecniche, trucchi e segreti dell’imaging planetario
di Daniele Gasparri
Visita anche i siti internet degli autori, cliccando sul loro nome di fianco al loro libro.
Se invece vuoi sapere tutto ma proprio tutto sull’aurora boreale leggi queste guide:
- Sulle ali di luce di un’aurora di Anna Galliano con la supervisione di Domenico Licchelli
- Aurore polari: scienze, miti e artedi Giuliana Zoppè
Buone foto a tutti !
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Post originale pubblicato il: 18 Mar, 2013 @ 20:42
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