Facciata e piazza antistante |
Sono nato a Saronno e vi ho sempre vissuto eppure della Chiesa di San Francesco non ne ho mai conosciuto bene la storia.
Essì che canto anche in un coro che anima una delle Messe domenicali.
Così nell’estate 2015 ho approfittato di un’interessante iniziativa che mi ha permesso di seguire una visita guidata in questa nostra bellissima Chiesa.
Già nel 2013 mi interessai personalmente per cercare di salvaguardare questo patrimonio attraverso una raccolta di firme online, pubblicizzata anche da VareseNews, che purtroppo non andò a buon fine.
L’istituzione dell’Eucarestia sopra l’altare maggiore |
Così ora, per espiare il fatto di non essermi mai accorto di avere sotto gli occhi un piccolo gioiello, mi sento obbligato a dedicargli questo post.
Chissà che qualcosa si muova per davvero stavolta 🙂
Chissà che qualcosa si muova per davvero stavolta 🙂
Nel video in fondo alla pagina troverete sicuramente una spiegazione maggiormente dettagliata.
Mi auguro però che, dopo aver letto queste righe, osservato le foto ed il video, vi venga voglia di andarci di persona.
Sì, perché le visite guidate, gratuite, anche se effettuate principalmente in estate vengono organizzate anche durante l’anno.
Basta inviare una mail a sanfrancescovisiteguidate@gmail.com per avere tutte le informazioni del caso.
Sì, perché le visite guidate, gratuite, anche se effettuate principalmente in estate vengono organizzate anche durante l’anno.
Basta inviare una mail a sanfrancescovisiteguidate@gmail.com per avere tutte le informazioni del caso.
Partiamo dunque da un po’ di storia.
La Chiesa fu fondata nel 1297 in seguito ad un viaggio che Sant’Antonio da Padova effettuò intorno al 1230 verso Varese.
La Chiesa fu fondata nel 1297 in seguito ad un viaggio che Sant’Antonio da Padova effettuò intorno al 1230 verso Varese.
Cappella di Sant’Antonio |
Venne inizialmente gestita da Frati Francescani che, come tutti gli ordini, erano un po’ ribelli nei confronti dell’autorità ecclesiastica. Così intorno al 1560 il cardinale Borromeo fu inviato a mitigare tali dissapori. Ne troviamo traccia in un affresco collocato nella navata laterale.
il Cardinale Borromeo |
E’ abbastanza strano vedere così tanti affreschi in un ambiente francescano.
Di fatto, però, le cappelle erano di proprietà delle famiglie benestanti di Saronno che, non solo le vollero affrescate, ma lasciarono anche i loro stemmi sulle arcate ad imperitura memoria.
Di fatto, però, le cappelle erano di proprietà delle famiglie benestanti di Saronno che, non solo le vollero affrescate, ma lasciarono anche i loro stemmi sulle arcate ad imperitura memoria.
alcuni stemmi delle famiglie saronnesi |
Originale è la planimetria che vede un tiburio a metà della Chiesa, sul lato sinistro guardando quello che oggi è l’altare principale.
I frati, infatti, erano soliti entrare in Chiesa non dal vero e proprio ingresso bensì dal Convento sito sul fianco destro. Così avevano collocato un altare proprio sotto al Tiburio, in modo che fosse di fronte a loro quando facevano il loro ingresso in Chiesa.
Originariamente era anche presente un passaggio sotterraneo che collegava la Chiesa alla Cappella di vicolo Santa Marta.
L’originale struttura venne modificata nel XIX secolo per allargare il Corso Italia
Nel 1797 Napoleone arrivò sin qui. Il convento venne venduto a dei privati ai quali appartiene ancora oggi, mentre i frati si rifugiarono a Milano.
Gli affreschi presenti nella Chiesa sono stati realizzati dai figli di Bernardino Luini e dal padre e dal nonno del Legnanino.
Vi è anche una scultura lignea raffigurante una pietà, opera di Andrea da Milano.
la Pietà di Andrea da Milano |
Si tratta dunque degli stessi artisti che decorarono il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli.
Affreschi raffiguranti scene della vita di Sant’Antonio |
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scene tratte dalla vita di San Giovanni Battista
Non voglio svelarvi tutti i segreti, ma se siete interessati vi invito a venirli a scoprire di persona.
La cappella della Moadonna sotto al Tiburio |
La Chiesa oggi avrebbe bisogno qualche intervento di restauro.
Basterebbe, ad esempio, una semplice pulitura degli affreschi per riportarne alla luce i brillanti colori originali.
Info Utili:
Mappa
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