Australia: la Grande Barriera Corallina!

Nella lista delle mete da non perdere in Australia un posto d’onore è sicuramente occupato dalla Grande Barriera Corallina!

Arrivando dalla terraferma, dopo aver attraversato per un paio d’ore una porzione d’oceano, magari avvistando anche qualche cetaceo in migrazione, Il mare si tinge improvvisamente di mille sfumature che danno vita alle forme più strane man mano che il punto di osservazione si alza al di sopra delle nostre teste. E’ infatti possibile, tra l’ altro,
volare sulla barriera corallina a bordo di un elicottero.

Ma basta una nuotata con maschera e boccaglio per capire di essere in un posto unico: banchi di pesci di svariati colori, coralli, conchiglie, stelle marine.

Vorrete uscire dall’acqua solo perché la temperatura non è poi così calda, ma col giusto equipaggiamento chi vi tirerà più fuori?

La Grande Barriera Corallina si sviluppa lungo buona parte della costa est del Queensland, da Cape York a Birsbane.

Pertanto sono molteplici le possibili scelte per una base di partenza ed io ho deciso di stabilirla ad Airlie Beach, seguendo alcuni consigli letti sulla Lonely Planet e su racconti di viaggio online.
Per le escursioni mi sono affidato a Cruise Wihtsundays .

Ad agosto, pur essendo pieno inverno, la stagione è secca ed il clima primaverile. La temperatura si aggira intorno ai 20°C e l’ acqua non è propriamente calda.

In Australia dove non ci sono i coccodrilli o gli squali potrebbero esserci le meduse.
Generalmente frequentano questi mari durante il nostro inverno ma la loro presenza non è completamente esclusa in questa stagione.

Tra l’altro non sono le meduse alle quali siamo abituati, i cartelli ti mettono in guardia: se entro mezz’ora inizi ad avvertire dolori alla schiena o difficoltà respiratorie contatta immediatamente la guardia medica.

Insomma non si scherza affatto e per fare il bagno senza problemi è meglio utilizzare le piscine oppure munirsi di mute che coprono buona parte del corpo.

E’ dunque raccomandabile affidarsi all’esperienza di qualche organizzazione per effettuare escursioni in sicurezza. Le offerte sono molteplici anche se per arrivare fino all’ Outer Reef, la vera e propria barriera corallina, bisogna rivolgersi a Cruise Withsundays.

E così, per i due giorni programmati, ho optato per una mezza giornata a White Heaven Beach ed un giorno intero sulla Grande Barriera.

Sebbene, a mio avviso, siano escursioni un po’ troppo “turistiche” va riconosciuto che l’organizzazione è ottima e anche lo staff molto ben preparato e pronto a venirti incontro per ogni necessità.

La spiaggia bianca dell’Isola di White Heaven la si può apprezzare maggiormente se ci si allontana dal punto di approdo delle imbarcazioni fin dove si sente solo il mare, il vento e il fischio della sabbia finissima sotto ai propri piedi: sembra di camminare sulla farina.

Poi all’improvviso si intravede , in mezzo al niente della spiaggia, un elicottero fermo con una portiera aperta e poco più avanti a due passi dal bagnasciuga una coppia di sdraio occupate da due turisti di mezza età che, se alle loro spalle non ci fosse stato nulla, nessuno avrebbe degnato di uno sguardo.

Passando sul fianco dell’ elicottero si nota al suo interno il pilota intento nei propri affari in attesa di ricevere l’ordine di ripartire.

Tornando indietro un paio di idrovolanti ormeggiati vicino alla riva accendono i motori e si preparano al decollo.
Ma dove sono finito ??! 🙂

Per arrivare alla Grande Barriera Corallina, invece, si fa tappa ad Hamilton Island e in circa tre ore si raggiunge la piattaforma fissa (Pontoon) che sarà la base di appoggio per l’intera giornata.

Vi forniscono muta maschera e pinne. Per chi vuole anche le bombole.

Siete quindi pronti per tuffarvi in queste acque cristalline per scoprire un mondo sommerso che fino a qualche minuto prima avevate visto solo nel cartone animato Nemo.

E’ poi possibile fare un tour lungo la barriera con una barca dal fondo trasparente oppure sedersi comodamente nella sala subacquea della piattaforma e godersi lo spettacolo, ma la cosa più sconvolgente (anche se un po’ costosa) è un bel giro in elicottero per ammirare la barriera dall’alto.

Avessi avuto un giorno in più a disposizione l’avrei sicuramente speso in un tour di avvistamento delle balene. Questo è il periodo in cui migrano e se ne possono scorgere parecchie!