Un week end nella capitale ungherese
Partendo da Milano, sul lato destro della stazione centrale, l’Orioshuttle, in 45/50 minuti ci porta all’aeroporto di Bergamo. Ad attenderci il volo RYANAIR FR2107 in partenza alle 20.05 che atterrerà a Budapest alle 21:30 con ben 10 minuti di anticipo sulla tabella di marcia. Ogni tanto succede anche questo!
Dall’areoporto il bus 100E per 900 fiorini ci porta dritti dritti a Kálvin Tér dove basta attraversare la strada per arrivare al nostro appartamento, prenotato con airbnb, con vista sul Museo nazionale Ungherese.
900 fiorini corrispondono più o meno a 3 euro. La conversione é semplice: basta togliere 2 zeri e dividere per 3.
Per il cambio si può prelevare direttamente in aeroporto, sapendo che verrà applicata una commissione dalla propria banca, oppure affidarsi ad uno dei numerosi cambi della città valutando bene il tasso applicato.
La colazione non é inclusa, ma i posti dove farla non mancano. Per esempio il Costa Coffee Kálvin o il più tradizionale Lipóti Pékség És Pékség .
Siamo quasi sul Danubio in corrispondenza del Ponte della Libertà il Szabadság Hid. La sua struttura in metallo verde merita decisamente uno sguardo. Attraversandolo si arriva ai Bagni Gellért, ma li teniamo come tappa finale. Buttiamo l’occhio per sbirciare il Danubio e ci rimettiamo in carreggiata lungo Váci Utcá la via principale di Pest. Un susseguirsi di negozi di souvenir che, salvo qualche rara eccezione, non convince molto.
Arriviamo al Ponte delle Catene: Széchemy Lánchid e lo attraversiamo per arrivare alla funicolare che porta al castello di Buda. Lí a fianco si trova lo 0 kilométerkó, il km 0, riferimento per tutte le distanze da e verso la città.
Decidiamo di salire a piedi, il dislivello é davvero poca roba. Ci fermiamo a mangiare uno spuntino al bar della Galleria Nazionale Ungherese per poi proseguire percorrendo le stradine di Buda ed assistendo anche ad un cambio della guardia.
Qui l’atmosfera si fa più caratteristica, piccole case colorate danno proprio l’aria di un paese d’altri tempi.
Entriamo a visitare la Chiesa di Mattia col sole ancora alto. Il biglietto d’ingresso merita davvero di essere pagato.
Dopo la visita, la guida suggerisce di fermarci a prendere un dolce alla pasticceria Ruszwurm. Non esitiamo a dargli retta e non ce ne pentiamo affatto!
Siamo quasi al tramonto e con la luce migliore ci godiamo il Bastione dei Pescatori (Szent István szobra)
Ritorniamo sui nostri passi scendendo nuovamente a Pest verso la Chiesa di Santo Stefano e proseguiamo verso il Teatro dell’Opera giusto in tempo per entrare a vederne l’ingresso. Siamo infatti un po’in ritardo per le visite guidate. Ci dirigiamo a Zrínyi utca dove abbiamo prenotato la crociera con cena e musica sul Danubio. Due ore molto piacevoli con un buon servizio ed un bell’intrattenimento musicale. Molto suggestivo il paesaggio con i monumenti principali ben illuminati lungo le sponde del fiume.
É tempo di rientrare alla base e stavolta sotto grossi fiocchi di neve percorriamo tutta la sponda del Danubio fino al Ponte della Libertà prima di rientrare verso Kálvin Tér.
Il secondo giorno ci spostiamo in metro verso il Parlamento, da Astoria fino a Kossuth Lajos Tér. Da qui ritorniamo in indietro a piedi attraversando Piazza della Libertà, facciamo tappa al Café Gerbaud le cui rinomate lingue di gatto (tipici dolci di cioccolato) non ci soddisfano affatto, ed arriviamo al ghetto. E’ora di pranzo e Stika sembra il posto ideale per un brunch.
Visitiamo la Sinagoga, tra le più grandi d’Europa e poi verso le 15 ci aspetta la tappa finale ai Bagni Gellert, prenotati online la sera prima.
L’aspettativa alta, basata principalmente sulle foto pubblicate sulla guida, ci lascia un po’di delusione. Si tratta comunque una piacevole esperienza. Oltretutto con l’offerta termale della città non é possibile andarsene senza aver messo almeno un piede in un bagno.
Fuori inizia a far buio ed dopo aver assaporato le vasche interne a 36 e 38 gradi alternate a sauna, bagno di vapore e frigidarium ad 11 gradi é tempo di uscire a testare la piscina esterna. Ultimi minuti di relax prima di riprendere la strada verso l’aeroporto dove ci aspetta il volo Wizzair di ritorno delle 20.05 su Malpensa.
Rimane la voglia di tornarci col sole e magari in primavera!
Guarda le immagini nella galleria a pieno schermo:
Info Utili:
mappa
La cosa più strana:
il succo di crauti, cavoli e rape al supermercato
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