Il Museo Egizio di Torino ospita una collezione di reperti davvero formidabile: Il più grande ed importante museo sulla civiltà egizia dopo quello del Cairo.
Peccato che, nonostante la recente risistemazione, non abbiamo pensato di rendere più fruibile il museo al visitatore.
Partiamo dall’inizio. Ho deciso di visitare il museo durante un breve week end a Torino. Immaginavo di trovare una lunga coda all’ingresso ed invece è andato tutto liscio, complice probabilmente l’ora: erano le 12.15.
Con il biglietto viene fornita anche una videoguida. E’ stata la prima volta che ne ho vista una, abituato solitamente alla sola parte audio.
Piacevolmente sorpreso entro attraverso i tornelli e già non si capisce se andare a destra o a sinistra. Cerco sulle pareti il simbolino delle cuffie col numero per sapere da dove iniziare.
La video guida è touch e se la si avvicina troppo all’orecchio per ascoltare le spiegazioni si rischia di attivare dei comandi a caso.
Dopo aver visitato, un po’ smarrito, il piano terra, si sale ai piani superiori.
Anche qui non si capisce bene quali siano le opere descritte dalla video guida e si va un po’ a tentativi ed un po’ guardando le immagini della guida stessa.
Si inizia a capire che stiamo percorrendo la storia dell’antico Egitto, anche se di fatto la guida non dà una visione di insieme indicando esattamente quello che sarà il percorso espositivo che affronteremo.
La visita prosegue allo stesso modo fino alla fine. Le opere sono sempre di miglior fattura ed imponenti ma il percorso da seguire rimane sempre abbastanza confuso.
Merita sicuramente di essere visitato, mi sarei però aspettato una maggiore cura nel guidare il visitatore al suo interno, visto anche i mezzi tecnologici di ultima generazione a disposizione.
Info Utili:
Via Accademia delle Scienze 6,
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