All’estremità nord delle isole Vesteralen sorge il paese di Andenes, Siamo in prossimità della punta settentrionale della Norvegia, sulla costa occidentale.
Da qui partono alcune escursioni in barca o gommone per l’avvistamento dei cetacei.
Poco distante dalla costa infatti si trova un canyon che raggiunge profondità di circa mille metri e che costituisce il luogo ideale per la caccia da parte dei capodogli.
Gli esemplari maschi rimangono in queste fredde acque per lunghi periodi trasferendosi nei mari tropicali ogni circa 6 anni solo per riprodursi.
I capodogli sono dei grossi mammiferi che si sono adattati perfettamente alla vita acquatica. Possono rimanere in apnea anche per più di un’ ora arrivando a profondità di 1000/2000 metri con velocità di discesa e risalita che raggiungono anche i 140 km/h.
Quando emergono per respirare è possibile osservare e sentire il tipico spruzzo che emettono dall’unica narice che possiedono nella parte superiore sinistra della testa.
L’emissione d’aria compressa a contatto con l’atmosfera fredda viene nebulizzata generando per l’appunto uno spruzzo d’acqua.
Rimangono in superficie per qualche minuto accumulando ossigeno per la prossima discesa.
Nell’immergersi innalzano la pinna caudale per mettersi in verticale ed inabissarsi più rapidamente.
E un comportamento tipico solo di questi cetacei e la coda è una sorta di impronta digitale che permette di distinguerne i vari esemplari.
Si nutrono prevalentemente di calamari giganti che vivono a profondità elevate dove non arriva nemmeno la luce del sole e per questo motivo hanno sviluppato un sistema sonar davvero notevole.
Durante l’immersione emettono una serie di onde sonore che servono per scandagliare l’area circostante.
Man mano che si avvicinano alla preda la frequenza aumenta rapidamente e l’impulso sonoro è così potente da riuscire a stordire la preda.
Possono arrivare a mangiare fino a 900 kg di cibo al giorno.
Grazie al loro sistema di caccia le barche per l’avvistamento possono intercettarli catturando le onde sonore che emettono e capire la zona nella quale si sono immersi.
Generalmente sono esemplari solitari, ma a volte è possibile trovare anche dei piccoli gruppi.
Durante il periodo di migrazione delle sardine è piuttosto facile incontrare anche qualche orca.
Leave a reply